Il lungo viaggio

Non voglio essere troppo prosaica. Ma è vero che superati i 30 si inizia a ripensare la propria vita, ad apprezzarne le singole fasi come piccole e grandi tappe di un lungo viaggio. Cerchiamo spesso di direzionarla dove vorremmo, o quantomeno di comprenderne la direzione che a volte prende, sfuggendo al nostro controllo. Ma la realtà, almeno per quel che mi sembra di capire ora, è che non ha molto senso spendere troppo tempo ed energia per raddrizzare il corso delle cose, per farlo andare come e dove vorremmo.

Piuttosto che affannarci nel tentativo di seguire il percorso che ci siamo imposti

ad un certo punto conviene accomodarsi sul sedile

chiudere gli occhi

rilassarsi con respiri profondi

e lasciare che questo bel treno, quello sul quale siamo saliti il giorno del nostro concepimento, ci conduca verso nuove destinazioni, volute o non volute ha poca importanza.

L’importante è imparare ad apprezzare il viaggio in sé, la meraviglia dei nuovi panorami che si aprono al nostro sguardo, gli incontri inaspettati con altri viaggiatori, le frenate, le accelerazioni, le soste momentanee. Tutto questo nasconde una magia e una bellezza che rappresentano il vero carburante che ci permette di andare avanti.

Parlando con un’amica che mi ha aiutata a superare un momento difficile, le dissi che la forza per proseguire il mio cammino la sentivo nascere sempre dal senso di Meraviglia che riuscivo a provare davanti alle piccole e grandi cose che catturano il mio sguardo. Dal fiore R-Esistente che caparbio splende di luce azzurra sulla roccia, al sorriso entusiasta dei bambini davanti al gelato che porgo loro. Questa credo essere la mia virtù più importante, che spero di riuscire a trasmettere a chi incontro lungo il viaggio.

Bene, questa lunga premessa serviva solo a presentarvi questa nuova tappa del mio cammino: l’accettazione. Ho accettato il fatto che non posso raggiungere tutte le mete che mi prefiggo nell’esatto momento in cui vorrei che ciò accadesse. Questa ostinazione mi consuma, mi riempie di frustrazione e senso di impotenza. Trovo invece più appagante il lasciarmi andare, rilassare i muscoli e farmi trascinare da questo intenso e bellissimo flusso di emozioni e accadimenti straordinari che è la mia vita. Galleggiare con consapevolezza, senza perdermi troppo, ma con il cuore aperto a ricevere ciò che arriverà, sapendo che i miei sogni si realizzeranno tutti se davvero lo voglio, ma con i loro tempi. Un buon amico mi disse una volta di non colpevolizzarmi sempre perché non riesco a raggiungere i miei obiettivi nei tempi che mi impongo, ma di prendere ancora una volta esempio dalla Natura. Ogni pianta ha la sua stagione per nascere, crescere, fiorire, moltiplicarsi e morire. Ogni forzatura sarebbe dannosa a lungo andare. E così noi dovremmo attendere la giusta stagione per il realizzarsi dei nostri obiettivi, nutrendo questa bella pianta che è la nostra vita, amandola e commuovendoci per la sua bellezza nella buona e nella cattiva sorte, perché a tempo debito si apriranno i suoi fiori, e anche se dovessero apparire fragili, piccoli e indifesi, molto probabilmente al di sotto di essi ci sarà una grande roccia possente a proteggerli e sostenerli. Dobbiamo solo allenare lo sguardo per poter vedere tutto questo.

E quindi da oggi non vi parlerò più solo dei passi che compio, ma anche dei panorami, delle persone, delle emozioni che mi regalerà questo lungo, lento e velocissimo viaggio… che chissà dove mi porterà 😉

 

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